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Nuova nuova luce per la Gestione delle Risorse Umane

Non si può pensare di sviluppare una realtà strutturata e al passo con l’innovazione senza porre prima attenzione alle risorse che ne fanno parte. 
È infatti l’avvedutezza verso quest’ultime che permette la crescita e il miglioramento aziendale. 
Una figura spesso trascurata in tal senso è stata quella appartenente alla gestione delle Risorse Umane
Troppo di frequente si è assistito alla delegazione di questioni meramente burocratiche agli HR manager e a tutte le figure ad essi sottostanti. 

Il ruolo di quest’ultimi dovrebbe essere dedito a ben altre attività e sembra che finalmente qualcosa si stia smuovendo. Sulla scia dell’operazione di annoveramento fatta in seguito alla crisi del 2008 sui CFO, ai quali è stata data sempre più operatività e responsabilità, si stanno ora puntando i riflettori sui CHRO (Chief Human Resources Officer), professionisti in grado di porre in essere attività di gestione e costruzione del team, indirizzando l’attenzione non solo alle risorse strettamente interne ma anche agli stakeholder esterni,  coadiuvando alle attività di tutti i giorni l’abilità di elaborare i dati in modo innovativo e sempre più dal taglio tecnologico. Per loro, qualsiasi novità in campo digitale in grado di apportare giovamento ai processi, non deve avere segreti. 

Controllo di Gestione e Risorse Umane: i prospetti pratici e l’innovazione

Lo sviluppo messo in atto è evidente: non si parla più di sola amministrazione del personale o direzione dello stesso ma di una vera e propria evoluzione del ruolo, il quale esce dai suoi schemi entrando anche in collaborazione con le attività legate più tradizionalmente al controllo di gestione

La figura del CHRO, di nuovo stampo, come dicevamo poc’anzi, nasce da un magma contenente altri 21 profili ideali provenienti dalle menti di 100 executive del mondo HR. 
La domanda posta loro è stata “Come immaginate l’HR del futuro?”. 
Si delinea quindi nell’immaginario aziendale un Direttore Risorse Umane in grado di rappresentare un vero leader per le posizioni che si ritrova a gestire, ispirando loro fiducia, resilienza, spirito creativo e d’innovazione. Tutti aspetti che egli in prima battuta deve mettere in pratica nella vita lavorativa e nei relativi processi organizzativi. 

Tra tutte questi buoni propositi al primo posto vi è, però, la capacità di innovare ed elaborare i dati. Questa skill ha la necessità di diventare un mantra all’interno dei contesti di lavoro per gli HR poiché deve porsi come base per l’efficientamento di tutti i processi operativi e logistici. Questo è il presupposto necessario per garantire al proprio team il miglior coordinamento possibile in termini di rendimento. Non dimentichiamoci, infatti, che il CHRO è prima l’amministratore del capitale umano e come tale deve fare di tutto per agevolarne lavoro e processi.

Al passo con gli eventi storici

Innegabile che l’applicazione di questi concetti, fino a poco tempo fa solo idealizzati, è stata accelerata dall’avanzare del Covid-19 che ha visto l’ineluttabile messa in campo di politiche e soluzioni volte a trovare qualsiasi soluzione utile, volta ad evitare l’interrompersi del lavoro. 

Questo scossone storico ha anzi, contro ogni aspettativa, migliorato se possibile determinati processi aziendali, facendo aprire gli occhi sulla necessità di rendere i meccanismi quotidiani sempre più digitalizzati. 

Sarà a questo punto responsabilità di chi ricoprirà quest’innovativo ruolo dimostrarsi all’altezza di questa nuova pagina della storia industriale. 

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