Il termine “outsourcing” indica la pratica attraverso cui è possibile esternalizzare alcuni processi o addirittura interi reparti a parti terze rispetto all'azienda in cui si opera.
Questa si rivela una scelta strategica sempre più apprezzata, sia dalle piccole che dalle grandi realtà, e l’area di riferimento può variare in funzione delle esigenze del caso, ad esempio può riguardare il marketing, l’HR, il reparto AFC e così via.
Per capire se l’esternalizzazione si confà alle esigenze della propria azienda è opportuno porsi alcune domande mirate, tra cui:
L’impresa è in grado di gestire in modo funzionale il reparto in questione? Possiede i mezzi e l’esperienza necessaria?
Il tempo a disposizione gioca dalla propria parte? È possibile dedicare il tempo necessario a quella data attività?
È più o meno essenziale che l’attività sia svolta in casa?
Se così fosse, garantirebbe la sicurezza dell’ambiente di lavoro?
Una volta che ci si è interrogati su questi quesiti è possibile avere un quadro più chiaro della propria situazione aziendale e prendere una decisione basata su ragionamenti obiettivi.
Detto ciò, le imprese “adatte” a questo tipo di organizzazione si renderanno subito conto dei benefici che ne derivano:
Controllo dei costi. Soprattutto per le medio-grandi imprese che in questo modo possono distribuire il capitale nelle aree per loro più proficue, sperimentando inoltre un immediato taglio delle spese non indifferente, le quali si tramutano da fisse in variabili.
Risparmio economico e di tempo. Si tratta sicuramente di una modalità che giova anche le realtà che si sono appena affacciate al mondo del business, proprio per la scarsità di budget a disposizione e per le numerose attività da inizializzare con le poche risorse a disposizione.
Maggior produttività. L’organico può in questo modo organizzarsi diversamente ed allocare le risorse in maniera più efficace e produttiva.
Maggior efficienza. Lasciare una determinando comparto aziendale nelle mani di figure competenti che si dedicano completamente a quello è una scelta a dir poco vincente che non può che migliorare gli esiti del business.
Accesso a nuove tecnologie. Affidarsi ad un ente esterno vuol dire affidarsi anche ai suoi strumenti. Per questo è opportuno scegliere un partner più attentamente possibile, valutando non solo la professionalità ma anche il suo modo di stare al passo con la tecnologia e con l’innovazione.
Accesso all’innovazione. Sperimentare nuove relazioni e allo stesso tempo potersi concentrare sulle proprie attività permette di non farsi sfuggire le più interessanti novità che potrebbero beneficiare al proprio settore.
Riduzione del rischio. Un potenziale di rischio è sempre ravvisabile in ogni business, esternalizzare i processi vuol dire esternalizzare allo stesso tempo il rischio.
Core Business. Una volta che le attività secondarie sono state esternalizzate sarà possibile concentrare tutte le energie verso il core business dell’azienda, sviluppando strategie di successo ed investendo su tutto ciò che è prioritario.
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