compendium

compendium

compendium payroll

compendium payroll

compendium payroll

Gli elementi da tenere presente ai fini del calcolo dello stipendio netto

Quando si parla di buste paga l’elemento che più suscita interesse è sicuramente per tutti l’ammontare netto dello stipendio. Per calcolare il suo valore effettivo bisogna prima di tutto conoscere la propria RAL (retribuzione annua lorda) ed un insieme di altri elementi chiave, quali:

  • scaglioni IRPEF (aggiornati al 2022);
  • tasse e ritenute effettuate dal datore di lavoro;
  • il rapporto di lavoro instaurato;
  • le addizionali regionali e comunali;
  • il numero di mensilità;
  • i giorni di lavoro dipendente.

É bene ricordare che gioca un ruolo fondamentale anche il Contratto Collettivo di riferimento, il quale può prevedere dei contributi specifici per quel determinato settore. Altri elementi da non trascurare sono:

  • l’aliquota contributiva applicata dall’Ente previdenziale a carico del dipendente;
  • il regime fiscale;
  • altri redditi (se presenti).

Capiamo però nel dettaglio cosa vogliono dire alcuni di questi termini, che possono non suonare familiari per tutti.

Cos’è la retribuzione annua lorda (RAL)

Più comunemente conosciuta come RAL, questo acronimo sta per Retribuzione Annua Lorda, ossia: l’insieme di tutti gli stipendi versati dal datore di lavoro a favore del dipendente in un anno, prima che vi si sottraggano le trattenute previdenziali e fiscali.

Ottenerne il valore è semplice: occorre moltiplicare l’importo lordo mensile (sempre riportato in busta paga) per il numero di mensilità.

Cosa sono i contributi assistenziali e previdenziali

Come si accennava poc’anzi, per ottenere l’ammontare dello stipendio netto, bisogna partire dalla retribuzione lorda e considerare una serie di contributi. Ne esistono due tipologie: previdenziali ed assistenziali.

Contributi previdenziali

Si tratta di quei contributi che devono essere versati obbligatoriamente all’Ente di previdenza sociale.

A cosa servono? L’obiettivo è maturare il diritto alla pensione e di conseguenza l’assegno previdenziale.

A quanto ammontano? Le aliquote di queste contribuzioni sono generalmente pari al 33% della retribuzione lorda ma la percentuale è suddivisa tra il datore di lavoro ed il dipendente così come riportato:

  • 9,19% a carico del lavoratore. Sono visibili in busta paga ed è una delle voci che deve essere sottratta dal totale lordo per giungere al valore netto;
  • 23,81% a carico del datore di lavoro. Al contrario della percentuale precedente questa non appare in busta paga e quindi non viene considerata ai fini del calcolo della RAL.

Contributi assistenziali

Questo tipo di contributi, invece, sono esclusivamente a carico del datore di lavoro ed hanno lo scopo di garantire una copertura per il lavoratore in caso di malattia, maternità, infortunio, et similia. La loro destinazione sono gli Enti di assicurazione sociale. A differenza dei contributi previdenziali non hanno impatto sulla retribuzione netta poichè versati nella loro totalità dal datore di lavoro. A seconda, poi, del settore di appartenenza la quota versata sarà, in percentuale, differente:

  • Contributo di disoccupazione → 1,61%;
  • Contributo per malattia → dallo 2,22% allo 3,21% a seconda del settore;
  • Contributo per maternità → dallo 0,24 allo 0,46% a seconda del settore;
  • Contributo per il fondo di garanzia TFR → 0,20%.

I nostri consulenti costruiranno, insieme a te, la soluzione migliore per far crescere la tua azienda.

Contattaci