Molto spesso si pensa erroneamente alla Business Intelligence come ad uno strumento riservato ad aziende di grandi dimensioni o con sistemi informatici all’avanguardia, mentre invece le due risorse fondamentali sono la conoscenza dei propri processi e chiarezza sugli indicatori che si intende andare a monitorare.
In entrambi i casi, presupposto essenziale è conoscere a fondo ogni dinamica riguardante il proprio business e relativa struttura economica e finanziaria. È su questi elementi che si decidono gli obiettivi da raggiungere e quali azioni è più efficace intraprendere.
Tra i documenti che i vertici aziendali consultano maggiormente vi è senza ombra di dubbio il bilancio di esercizio. Tuttavia questo arriva nelle mani degli imprenditori quanto ormai CFO, HR Director e il board in generale sta pianificando nuovi trimestri e nuovi obiettivi da raggiungere. Il bilancio di esercizio quindi non sempre è in grado di esplodere quelle cause che concorrono a generare ad esempio l’utile d’esercizio o la perdita. Per questo motivo - prima di avviare un percorso strutturato che vede l’adozione della Business Intelligence - è importante promuovere la cultura aziendale e manageriale favorevole all’utilizzo degli strumenti del Controllo di Gestione e all’analisi dei dati aziendali.
Solo così è possibile conoscere i propri processi e fare chiarezza su quali indicatori concrentrare la propria attenzione. Naturale conseguenza di tutto ciò è gestire i dati e le informazioni in modo intelligente.
Prima di tutto occorre fare un’analisi del segmento o dell’intera struttura aziendale, individuando gli indicatori di performance principali e quelli utili a monitorare il conseguimento di obiettivi di business;
Dopo questa prima fase è essenziale prendere una decisione su quale strumento di BI utilizzare e avviare il processo di estrazione, raccolta, consolidamento e, anche affidandosi ad esperti del settore, automazione del flusso dati.
Un passaggio fondamentale di tutto il processo è l’implementazione dei dashboard e delle viste concordate in fase di progetto.
È importante porre enfasi sulla chiarezza e la pulizia a livello visivo, trovando sempre il giusto compromesso con l’esigenza di avere i dati più significativi sempre presenti a schermo.
Dopo che il dashboard è stato vagliato a livello grafico e di correttezza dei contenuti, e l’intero processo di aggiornamento dei dati ha raggiunto la massima automazione disponibile, resta solamente da procedere con la formazione all’uso dello strumento per le figure operative interessate.
Affidarsi ad esperti in materia di data management e creazione di strumenti di Business Intelligence permette alle aziende di sopperire alla mancanza interna di professionalità specializzate, senza però perdere mai il controllo sui dati e i processi di reporting, ma anzi sfruttando appieno gli automatismi offerti dalla tecnologia e acquisendo nuova consapevolezza sui flussi informatici interni.
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