I rapporti tra le aziende sono alla base del commercio e del business. Può capitare che un’impresa abbia necessità pratica di fare riferimento a un’organizzazione esterna per portare a termine un determinato processo, ad esempio un’espansione territoriale o una fusione, oppure il lancio di un prodotto/servizio. In questo caso parliamo di BPO: Business Process Outsourcing (letteralmente, esternalizzazione dei processi aziendali).
Il BPO nasce nell'industria manifatturiera, quando i produttori iniziarono ad accordarsi con altre aziende per gestire processi specifici, non correlati alle competenze necessarie a realizzare i loro prodotti, come ad esempio agglomerare componenti industriali.
Da allora, le imprese di altri settori industriali e commerciali hanno adottato questa pratica nel corso degli anni e ora l'uso di BPO si è espanso così tanto che le imprese di tutti i generi - anche organizzazioni no profit ed enti amministrativi - si accordano con fornitori di servizi BPO come Compendium Service per ottenere il massimo dell’affidabilità e della credibilità.
Il settore è cresciuto nel tempo imponendosi anche nel mercato italiano, segnalando dunque la necessità di avere delle competenze chiave in momenti decisivi e rilevanti.
Le organizzazioni si impegnano nell'outsourcing dei processi aziendali per due principali aree di lavoro: le funzioni di back-office e le funzioni di front-office.
Le aziende possono esternalizzare una serie di funzioni di back-office (chiamate anche funzioni aziendali interne) tra cui contabilità, servizi IT, risorse umane (HR), certificazioni di qualità (QC) ed elaborazione dei pagamenti.
Allo stesso modo possono esternalizzare varie funzioni di front-office, come i servizi di relazione con i clienti, marketing e vendite.
Le aziende possono anche esternalizzare funzioni specifiche (es.: payroll) in quelle aree, oltre ad esternalizzare un'intera area funzionale (es. risorse umane e quindi non solo il payroll, ma anche il controllo di gestione nel suo complesso).
Le imprese si impegnano nell'outsourcing dei processi aziendali perché si aspettano di trarne beneficio.
I benefici tipicamente citati dai sostenitori del BPO includono:
Benefici finanziari: Le organizzazioni spesso scoprono che un fornitore esternalizzato può eseguire un processo di business a costi inferiori, o spesso scoprono che contrattando con un fornitore esternalizzato possono risparmiare denaro pagando meno oneri fiscali e gestendo meglio il personale tramite l’adozione di sistemi di automazione che comprendono il rilevamento automatico delle presenze e la gestione dei turni.
Flessibilità: I contratti di BPO possono consentire alle imprese di media e grande dimensione una maggiore flessibilità per reagire meglio ai cambiamenti delle dinamiche di mercato.
Vantaggio competitivo: Il BPO permette alle organizzazioni di esternalizzare quei processi che non sono al centro dei loro affari o della loro mission, permettendo così alle aziende di concentrare risorse sulle operazioni che le distinguono sul mercato.
Più alta qualità e prestazioni migliori: Poiché il core business dei fornitori di BPO consiste nell’eseguire processi specifici ai più alti livelli, aziende senza specifiche competenze ottengono conoscenze e soluzioni con maggiore accuratezza, efficienza e velocità.
In definitiva i benefici sono sia di ordine pratico, che di ordine manageriale, in un mondo caratterizzato da un ricorso sempre più rapido all’intelligenza artificiale e all’automazione.
Questi in sintesi i 9 vantaggi che dà il BPO:
Tra questi, probabilmente il vantaggio principale è la capacità di ottenere delle soluzioni di alto livello. L’esternalizzazione può riguardare più precisamente:
Il servizio di BPO si rivolge a imprese di medie e grandi dimensioni, con oltre 100 dipendenti, anche su scala internazionale. Per implementarlo le aziende possono riferirsi a Compendium Service come uno dei principali esperti nazionali del settore.
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